Zoom su: Annalisa Scarrone

In occasione dell'uscita del nuovo album 'Senza riserva' in data odierna, ecco uno zoom su Annalisa Scarrone.

Copertina dell’album “Mentre tutto cambia”

In occasione dell’uscita del nuovo album “Senza riserva” in data odierna, ecco uno zoom su Annalisa Scarrone.

Nata a Savona il 5 agosto 1985 (Leone), Annalisa inizia a studiare chitarra classica all’età di 6 anni e flauto traverso a 16 anni.

«A 13 anni ho trovato la mia dimensione nel canto grazie a Danila Satragno, vocal coach e corista e fisarmonicista nell’ultimo tour di Fabrizio De Andrè, che mi ha insegnato la tecnica vocale e a suonare il pianoforte come strumento didattico»

Negli ascolti giovanili di Annalisa già si intuiva il suo gusto raffinato.

«Sono cresciuta con il mito di Mina: “Se telefonando” è stata la colonna sonora della mia infanzia. Successivamente mi sono avventurata in Joni Mitchell, Depeche Mode, Sigur Ros, Muse, Coldplay, Radiohead, Fabrizio De André e pure Madonna. Mi piace moltissimo Björk, anche se gli ultimi lavori sono parecchio sperimentali. Mi appassionano anche i libri: leggo tantissimo, da teenager soprattutto Baricco»

Annalisa Scarrone è laureata in fisica con tesi sulla pompa di calore geotermica.

«Ho mancato il 110 e lode, seppure non di molto, perché ero già piacevolmente distratta dalla musica. Grazie alle conoscenze di Danila ho suonato con tanti musicisti: duo, trio, quartetto, band… ogni occasione era buona per salire sul palco. Ho cantato di tutto: rock, pop, metal, jazz, cover, inediti… È stata una “palestra” davvero formativa»

A cavallo fra il 2010 e il 2011 Annalisa torna a “scuola”. Partecipa alla decima edizione di “Amici”: arriva in finale e si aggiudica il Premio della Critica.

«Mi ricordo i duetti con Fiorella Mannoia, Mario Biondi, Alessandra Amoroso e perfino Christian De Sica. Tutte esperienze indimenticabili che mi hanno aiutata a maturare, ma l’emozione più forte l’ho provata quando ho cantato un medley di “Quello che le donne non dicono” e “Notti di maggio” con la Mannoia, uno dei miei punti di riferimento più importanti. Mi onora che Fiorella abbia detto che ci teneva a cantare proprio con me»

Il 4 marzo 2011 Annalisa Scarrone pubblica il primo album “Nali” con 8 canzoni inedite, fra cui “Solo” scritta dalla stessa Annalisa, più la cover “Mi sei scoppiato dentro il cuore” di Mina. Prodotto da Dado Parisini, è un disco pop con impronta brit, accenti elettronici ed eleganti atmosfere volutamente retrò in qualche brano. La versione digitale di “Nali” conquista il web: in un solo giorno arriva fino alla seconda posizione della classifica di iTunes.

L’esordiente Annalisa vive un 2011 con ritmi da popstar: tanti viaggi, incontri con i fans, le ospitate in radio e in televisione. Prima del tour estivo di “Amici”Favolosa la Notte Rosa di Riccione: c’era una folla imbarazzante») a fine maggio prova il brivido di esibirsi all’Arena di Verona e venire premiata per il disco di platino dell’album “Nali” ai Wind Music Awards. Un altro riconoscimento importante arriva dal sito Rockol.it, che giudica “Diamante lei e luce lui” il miglior videoclip italiano nella categoria emergenti.

«Fra i ricordi più emozionanti del 2011 conservo anche la partecipazione al Festival O’Scià organizzato da Claudio Baglioni a Lampedusa. Mi sembrava un sogno interpretare “Cuore di aliante” con Baglioni ed essere sullo stesso palco con la PFM che cantava “Il Pescatore” e “Bocca di Rosa” di Fabrizio De André»

Oggi 27 marzo, Annalisa pubblica il secondo album “Mentre tutto cambia”,  a un anno dal lusinghiero esordio con “Nali”, e si conferma interprete raffinata, istintiva, profonda e poliedrica.

«Ho approcciato il secondo album – spiega la cantante savonese – con tanta volontà e un pizzico di timore. Desideravo fortemente fare un passo avanti rispetto a “Nali”, ma al tempo stesso volevo che questo mio disco rispettasse il precedente e ne fosse la naturale conseguenza»

I due album di Annalisa sono uniti da un ideale cordone ombelicale.

«Il primo singolo “Senza riserva” è la naturale conseguenza del brano “Diamante lei e luce lui” del disco precedente. È una canzone d’amore in tutta la sua purezza luminosa»

Le canzoni di “Mentre tutto cambia” sono affreschi sulle diverse emozioni che proviamo quando inseguiamo qualcuno. Nella suggestiva “Non cambiare mai”, in bilico fra archi e pianoforte, c’è l’inquietudine quando tutto intorno muta costantemente. Nell’atmosfera retrò di “Lucciole” accompagna la piacevole sensazione di bastare a noi stessi e non aver paura di restare soli. Lo stesso concetto è ribadito nell’incedere pop-rock di “Ottovolante”. Nella ballad crepuscolare “Per una notte o per sempre” s’intrecciano passione e rabbia quando la tensione nella coppia supera il livello di guardia. Il brano pop “Tutto sommato” asseconda la vena autoironica di Annalisa, che si muove sinuosa fra le chitarre e gli archi dell’affascinate “Bolle” per ribellarsi a un uomo dai modi appassionati ma senza la sostanza del sentimento più autentico. La voce di Annalisa risalta imponente fra gli archi e il pianoforte di “Ancora una volta” sul ripetersi sempre uguale delle stagioni dell’amore. Gli accenti elettronici e la linea vocale retrò di “Tra due minuti è primavera” mitigano le insicurezze con un palpabile ottimismo e richiamano il tema di “Ancora una volta” per spiegare che i sogni devono essere continuamente inseguiti, perché un sogno realizzato perde la propria libertà. Ironia allo stato brado in “Non ho che questo amore”: un inno alla gioia di cantare. Alla fine ci si ritrova in un “Prato di orchidee” a pensare che “mentre tutto cambia” tu resti paradossalmente te stesso.

«Le canzoni parlano d’amore e di relazioni sentimentali, ma la vera protagonista dell’album “Mentre tutto cambia” è la musica. È il mio rapporto con la musica, che è sempre stata l’epicentro dei miei pensieri e delle mie insicurezze. E oggi finalmente è la mia professione»

Come falene attirate dal fuoco, attorno al talento di Annalisa si sono radunati autori e musicisti di assoluta eccellenza. La produzione artistica è di Dado Parisini, che ha anche curato gli arrangiamenti assieme a Pio Stefanini, alternandosi con lui e Simone Giuliani al pianoforte e alle tastiere. La direzione vocale è stata curata dal Maestro Perris. Fra gli autori troviamo le penne ispirate di Federica Camba (“Bolle”), R. Casalino e D. Faini, che hanno firmato la maggior parte delle canzoni. Da popstar già affermata è pure l’elenco dei musicisti, fra cui Elio Rivagli e Alfredo Golino alla batteria, Paolo Costa al basso, Massimo Varini e Giorgio Cocilovo alle chitarre e il Maestro Pino Perris alla direzione d’orchestra.

«Sono musicisti da capogiro. Sono orgogliosa dell’energia che si è creata con Dado Parisini. E mi sento baciata dalla fortuna: due anni fa non avrei mai immaginato di collaborare con professionisti di questo calibro già al mio secondo album. Ho fatto tanti sacrifici, ma ora tutto è cambiato. In meglio!»

Tracklist di “Mentre tutto cambia” con il commento di Annalisa

1.Senza riserva

È la naturale conseguenza di “Diamante lei e luce lui” del mio primo album “Nali. Una canzone d’amore in tutta la sua purezza: luminosa e carica di energia. Emana sensazioni positive in contrasto con le suggestioni scure dell’arrangiamento che le danno un alone di mistero.

2.Non cambiare mai

Un testo molto attuale con un riferimento personale agli affetti che hai vicino e che speri non vengano mai a mancare, ma ha un senso simbolico più ampio. Viviamo in una società in mutazione perpetua: cambiano soprattutto le nostre abitudini e il rapporto con le altre persone.

3.Lucciole

Accenti retrò per raccontare lo stato d’animo di quando ci ritroviamo soli e ci rendiamo conto di bastare a noi stessi. È una bella sensazione: un traguardo complicato da raggiungere, ma gratificante. A volte ci si lega a persone, o a circostanze, per una forma di insicurezza. Capita di mantenere un rapporto di copia per abitudine, poi capisci che stai bene anche da solo, perché guardi la realtà con altri occhi e non ti poni più limiti. Bisogna lavorare su se stessi per tutta la vita: chi impara a ragionare autonomamente, senza farsi accompagnare sempre da qualcuno, acquista quella sicurezza in più, che gli permette di vivere meglio anche le future relazioni.

 

4.Per una notte o per sempre

Una ballad che esprime la passione e la rabbia della tensione nei rapporti sentimentali. Una canzone sul dubbio: la donna che sta subendo la separazione sembra voler ribaltare la situazione quando urla quasi con ferocia il suo “vai vai vai”.

5.Tutto sommato

Una canzone autoironica che rompe l’atmosfera crepuscolare di quella precedente. L’autoironia è una mia esigenza: mi infastidiscono le persone che si prendono troppo sul serio. Sdrammatizzare è utile per rendersi conto che certi drammi non sono insormontabili e con maggiore serenità si trova la forza di superarli.

6.Bolle

Questa canzone ha un fascino pazzesco. Mi immagino un ballo come un tango appassionato, pur senza averne i crismi musicali. È un atto di ribellione verso certi comportamenti appassionati che fanno certamente piacere, ma rischiano di farti scordare che vuoi anche la sostanza in un rapporto. Certi uomini molto premurosi sono assenti nei valori davvero fondamentali. Meglio sgombrare il campo dagli equivoci: una “presenza-assenza” non è costruttiva, piuttosto è meglio un’assenza totale.

7.Ottovolante

Una classica metafora sugli alti e bassi di una relazione. Un costante inseguirsi a vicenda osservato con atteggiamento distaccato e scanzonato. L’ultimo verso del ritornello, “intanto vivo di me”, è una presa di coscienza sull’importanza di pensare maggiormente anche a se stessi. Ribadisce il concetto del “bastarsi” espresso in “Lucciole”.

8.Ancora un’altra volta

Per l’ennesima volta siamo costretti ad ammettere a noi stessi che ci sono cose che non cambieranno mai. Nelle relazioni si attraversano tante stagioni, vivendo le stesse situazioni con persone diverse e in ambiti differenti. Si insegue un sogno, un ideale, e quando pensi di averlo raggiunto, ti lasci travolgere e sconvolgere dall’entusiasmo. Poi affiorano gli ostacoli, che a volte si superano e altre no. E si riparte per un altro giro sulla stessa giostra delle emozioni.

9.Tra due minuti è primavera

Una canzone “forte”. Per me è una gioia cantarla e provare le sensazioni che il testo suggerisce. Parla di insicurezze e del relativo bisogno di continue verifiche, ma c’è anche un ottimismo che si avverte dall’inizio alla fine. Nei versi “se i sogni sono sempre da inseguire di che sostanza è fatta la realtà?” c’è un richiamo al brano “Ancora un’altra volta”: i desideri che si avverano sono comunque imperfetti, perché un sogno realizzato perde la sua libertà e dovrai ricominciare a rincorrerlo. Si soffre e ci sono mille dubbi, ma il bello è proprio nella rincorsa.

10.Per te

C’è tanta positività e consapevolezza nella volontà di dirigere verso una determinata persona i nostri sentimenti, la passione e l’impegno. Tante volte ci si distrae per piccolezze o dubbi, ma ti accorgi se quella persona è quella giusta. È bello vedere nascere nelle proprie mani qualcosa di importante, rendersene conto e finalmente essere felici.

11.Non ho che questo amore

Ironia allo stato brado. Un momento di giocosità con un’atmosfera volutamente vintage. Cantare è un divertimento, ma quando la passione per la musica si evolve in professione, capitano momenti in cui ci si dimentica la bellezza dell’istintività iniziale. Questa canzone per me è pura gioia di cantare.

12.Prato di orchidee

È  la chiusura perfetta per questo disco, che parla d’amore ma non solo. Nessuna metafora, bensì un testo limpido che esprime tutte le emozioni, compresi i dubbi e lo sguardo al futuro. Mi fa pensare a una mutazione totale, ma cambiare tutto paradossalmente permette di restare se stessi. Nella realtà vado verso la sconosciuta città, ma dentro di me ho un prato di orchidee, quindi posso non mutare nulla di me.

Ricordiamo che è possibile comprare su iTunes “Mentre tutto cambia” e che Annalisa incontrerà i fan domenica 1 aprile a Milano presso la Mondadori Multicenter ( Piazza Duomo  – inizio ore 15.00); mentre il 2 aprile sarà a Roma  presso la Libreria Mondadori (Piazza Cola di Rienzo 81/83 – inizio ore 17.00). L’entrata sarà gestita con dei pass, ne verranno distribuiti 300 a partire da oggi 27 marzo.

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