Vasco Live Kom 014: sesta tappa a San Siro
Nuova tappa milanese per Vasco Rossi che a San Siro ha tenuto il terzo dei quattro concerti previsti, dopo i trionfali show dell'Olimpico di Roma; guarda la gallery.
Dopo i concerti del 4 e 5 luglio, Vasco torna San Siro passando dall’Olimpico. Tra gli show di Roma e Milano, un pubblico di 403 mila paganti lo ha seguito, coccolato e acclamato in quello che già prima di cominciare si era annunciato come il tour dei record.
A 62 anni il Komandante, come amano chiamarlo i fans, colleziona un successo dopo l’altro ed è all’apice massimo della sua carriera.
“Non mi preoccupo del dopo, voglio assistere con allegria a questo momento che è il top, dopo comincerà a scendere e io voglio assistere a questo mio tramonto straordinario”.
Il rito di preparazione è sempre lo stesso, Vasco arriva il giorno prima entra a stadio vuoto, una specie di meditazione per sentire “suo” un luogo che in realtà appartiene a lui più che a chiunque altro. Preparazione e concentrazione di un Artista che ama il suo pubblico, Vasco non vuole nessuno nemmeno prima dell’inizio, mangia presto e leggero, un massaggio, un’ora di meditazione e si parte.
Lo stadio è già pronto, lo chiama lo cerca ed esplode nel momento stesso in cui lui appare, emozione e adrenalina si fondono, lo accoglie il boato dei fans.
Il concerto ha inizio, tra ballate e pezzi storici, corrono le note di ‘Sally’, ‘Gli Spari Sopra’, ‘Muoviti’, ‘La Fine del Millennio’, ‘la Strega’, ‘Come stai’, ‘Rewind‘. Via via lungo le due ore e mezza serrate di Rock che a tratti è arrivato a spaziare nel Metal, per ammissione dello stesso artista. Nessun testo scorrevole su gobbi elettronici, nessun foglio per ricordare le parole che l’emozione potrebbe cancellare dalla mente. Vasco non ama questo tipo di “aiuti” preferisce correre il rischio di sbagliare, recentemente, in un’intervista a Vanity Fair ha dichiarato:
” ….certo che ho paura, di inciampare, di cadere, di sbagliare, mi è successo e sono andato avanti, l’importante è perdonarsi subito e andare avanti, altrimenti ci si rovina anche tutto quello che viene dopo..”
Questa sera però le paure di Vasco si sono sicuramente dissolte, il concerto si è articolato in un crescendo di energia tale da dare l’impressione che lo stadio stesse per esplodere. Vasco in splendida forma – circondato da musicisti vecchi e nuovi -ha dato il meglio di sé per tutta la durata del concerto. Anche il meteo è stato clemente con il popolo del Blasco.