Un Paese Quasi Perfetto: gusto retrò nella nuova commedia con Fabio Volo e Silvio Orlando
Il 24 marzo 2016 è uscito nei cinema Un Paese Quasi Perfetto, la nuova commedia con Fabio Volo e Silvio Orlando. Leggi trama e recensione.
Un Paese Quasi Perfetto è un film di Massimo Gaudioso, con Fabio Volo, Silvio Orlando, Carlo Buccirosso, Nando Paone, Miriam Leone. La commedia è uscita nei cinema giovedì scorso 24 marzo 2016 e Massimo Gaudioso torna dietro la cinepresa dopo Il caricatore e La vita è una sola per raccontare la storia di tre amici che vivono in un paesino dove una volta c’era un laboriosa miniera che dava lavoro a tutte le famiglie e che ora non c’è più.
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Un Paese Quasi Perfetto: trama
Il film inizia con la voce fuori campo che sembra raccontare una favola dal classico inizio… C’era una volta il lavoro… ma non è una fiaba, non ci sono principi azzurri re e regine, ma solo un paese umiliato dalla mancanza di lavoro. Domenico, Nicola e Michele sono tre amici che vivono a Pietramezzana (nome inventato) un paesino nelle Dolomiti lucane che non si rassegnano alla cassa integrazione e cercano di risollevare le sorti di quello che un tempo era un noto centro minerario. Arrivano degli investitori per valutare la possibilità di avviare una fabbrica ma oltre al reperimento di una cifra consistente da parte della banca locale diretta da Nicola, si richiede la presenza di un medico, ma da tanto tempo il medico a Pietramezzana non c’è più.
Gli abitanti, trascinati dal vulcanico Domenico (Silvio Orlando), si attivano affinché il progetto vada a buon fine. La prima cosa da fare è trovare un medico che è un elemento essenziale per il progetto della nuova fabbrica – e fortuna vuole che si imbattano in Gianluca Terragni (Fabio Volo), rampante chirurgo estetico milanese, trasferito per scontare una punizione per un’infrazione. Serve ora convincerlo che gli conviene esercitare la professione di medico nel paesino lucano. La seconda cosa, ben più complicata, sarà convincerlo a restare! E per non fargli sentire la mancanza del wi-fi, del sushi o della musica jazz, le proveranno tutte, arrivando perfino a mettere in piedi una poco probabile squadra di cricket.
Un Paese Quasi Perfetto: recensione
Un Paese Quasi Perfetto è una commedia sulla voglia di restare e quella di cambiare e sull’unione che fa sempre la forza. Remake italiano de La grande seduzione, un film francocanadese del 2003, sicuramente la pellicola ha come obiettivo quello di eguagliare il successo di un altro film sceneggiato dallo stesso Gaudioso: Benvenuti al Sud.
Non pare completamente riuscito l’adattamento alla realtà italiana della storia che è di un altro paese, e questo in parte si riflette anche nella recitazione che in alcuni momenti pare eccessivamente caratterizzata, ad eccezione di Fabio Volo, che è perfetto e veritiero nella sua interpretazione del medico milanese, e Carlo Buccirosso, che interpreta un ruolo davvero originale della storia, ovvero il bancario con una coscienza che pensa che la banche non hanno solo il fine di arricchirsi, me vogliono aiutare i clienti dandogli il modo di avere fiducia in se stessi e di sperare in un futuro migliore. C’è indubbiamente un certo ritorno all’ingenuità del cinema italiano anni ’50 a cui si attinge con un senso di retrò coinvolgente che è comunque gradevole.