Olimpiadi Rio 2016: le medaglie conquistate dall’Italia l’8 agosto – video
Tutte le medaglie alle Olimpiadi di Rio 2016 vinte dall'Italia l'8 agosto. Scopri gli atleti azzurri che hanno conquistato il podio e guarda i video.
Anche nella terza giornata ufficiale delle Olimpiadi di Rio 2016 l’Italia ha regalato molte soddisfazioni con le due medaglie dei tiratori Niccolò Campriani (Oro nella Carabina ad aria 10m maschile) e Giovanni Pelliello (Argento nella Fossa olimpica maschile).
Olimpiadi Rio 2016: Niccolò Campriani Oro
Fiorentino puro, anno 1987, Niccolò Campriani dimostra un invidiabile feeling con le Olimpiadi. Già a Pechino 2008 a solo 21 anni, pochissimi per una specialità che presuppone controllo e determinazione, ottiene un lusinghiero 12° posto. Ma è a Londra 2012 che si impone con veemenza alle cronache del tempo e conquista l’argento nella carabina dai 10 metri, quindi l’oro in quella dai 50 metri. Infine Rio, dove la gloria raggiunge l’apice che solo a pochi atleti è concesso: confermare il titolo olimpico! A sbarrargli la strada verso la riconferma sono stati il russo Maslennikov e soprattutto l’Ucraino Kulish distanziati dal nostro azzurro rispettivamente di 22 punti il primo (… un abisso) e 2 punti il secondo (… un’inezia).
Ma non è finita, qualche giorno di riposo per ritrovare la concentrazione e venerdì di nuovo in pedana di tiro per aggiungere metallo prezioso alla sua già invidiabile collezione.
Fidanzato con l’azzurra tiratrice Zublasing, medaglia preannunciata qui a Rio ma bloccata nei turni eliminatori, insieme condividono la passione per la disciplina e la vita sana all’aria aperta delle montagne del Trentino Alto Adige dove risiedono. Ma non solo! Infatti agli allenamenti del tiro, Niccolò alterna lo studio con pari successo a quelli ottenuti nelle gare e dopo il conseguimento della laurea in Ingegneria Manageriale (università Morgantow), a tutt’oggi segue a Sheffield il master in ingegneria dello sport (università Sheffield)!
Olimpiadi Rio 2016: Giovanni Pellielo Argento
Signori giù il cappello! Siamo davanti ad un atleta che di anno in anno, anzi di olimpiade in olimpiade colleziona metallo prezioso da mettere in una bacheca sempre più grande: Sidney 2000 bronzo, Atene 2004 argento, Pechino 2008 argento ed ora Rio 2016 ancora argento. Potrebbe bastare così per entrare nella leggenda dello sport azzurro e non, tuttavia Giovanni appena sceso dal podio si è affrettato a salutare tutti con un arrivederci a Tokyo 2020.
Come si conviene ad ogni finale della disciplina il nervosismo regna sovrano perché al primo errore è sconfitta … e la posta in gioco è la gloria. A contendergli il titolo olimpico il croato Glasnovic. Prima tornata di piattelli 13 a 13 quindi si passa agli shoot-off, simile ai calci di rigore: e qui è il fastidioso vento a rendere tutto più difficile, basta un soffio e l’italiano vede volare via intatto il suo quarto tentativo. Ancora rimandato l’appuntamento con l’oro.
Vercellese del 1970 (!!!) Johnny per gli amici, si avvia tardi alla disciplina al compimento della maggiore età, ma appena qualche anno dopo fa già parte della spedizione olimpica azzurra di Barcellona 1992, dove manca per poco la finalissima dei migliori 6. Da allora un susseguirsi di successi e titoli: 41 fra olimpiadi, mondiali ed europei, individuali e di squadra. Ma non solo: viene nominato Cavaliere della Repubblica nel 2000, Ufficiale della Repubblica nel 2004 ed infine Commendatore della Repubblica nel 2008.
Ora alla veneranda età di 46 anni continua a mietere medaglie felice come un ragazzino.