Nada racconta il femminicidio nel nuovo singolo Ballata Triste – testo e video

Nada ha pubblicato il video del nuovo singolo Ballata Triste, nel quale l’artista parla del delicatissimo tema del femminicidio.

Il brano racconta di una storia d’amore che diventa dramma. In questa storia d’amore infatti manca la comprensione e non c’è comunicazione tra i due. Non c’è il lieto fine, e anche se non ci sono coltelli o pistole, la donna muore tra le mura della sua casa per mano di chi amava. Con Ballata Triste, Nada racconta quello che succede prima della tragedia, della fatalità dell’ultimo atto. La cantautrice si addentra nel profondo dell’animo umano con la sua voce, un sassofono, tanti silenzi e un esile grido blues.

Nada: è uscito il nuovo album L’Amore Devi Seguirlo

Posted: 28 Gennaio 2016

Nada ha pubblicato il 15 gennaio 2016 il suo nuovo lavoro discografico in studio intitolato L’Amore Devi Seguirlo. Ascolta tutti i brani.

Nel videoclip, Nada è protagonista diretta da Lorenzo Kruger dei Nobraino, mentre il singolo è estratto dall’ultimo album della cantautrice intitolato L’Amore Devi Seguirlo pubblicato lo scorso 15 gennaio 2016 su Santeria/Audioglobe.

Nada – Ballata Triste video

Nada – Ballata Triste testo

Era una giornata
nata per andare
come sempre a lavorare
ma poi una parola tira l’altra e la storia
si macchia di qualcosa che era da venire
e una parola tira l’altra e diventan pietre
che saltano sui muri e si mettono di traverso
E’ così che comincia la discussione
la discussione precipita in un disastro
e il tavolo vola e poi si rompe un piatto
lei grida e i denti mordono i santi
il sangue corre alla testa non si può fermare
i figli sono a scuola, nessuno può sentire
Che amore che amore finito così
tra le pareti di una stanza e una miseria prepotente
amore che amore finito così
tra una spinta una caduta un pugno e una ferita
Le ore le ore le ore senza parlare
nessuno la va a cercare che cosa succede
le ore le ore che passano nel dolore
nessuno che va a cercare nessuno che va a vedere
Lei l’han trovata con una mano sulla porta e una sul cuore
sul cuore che si è spaccato quando l’ha colpita
perché
nessuno
l’ha fermato