Masterchef 5, puntata 8: Giovanni lascia la cucina con filosofia
Giovedì 4 febbraio 2016 è andata in onda la puntata 8 di MasterChef 5 con una gara particolarmente avvincente con tante sorprese. Scopri di più.
Giovedì 4 febbraio 2016 è andato in onda il nuovo appuntamento con MasterChef Italia 5 ed è stata una gara particolarmente avvincente con tante sorprese.
Una Mistery Box in barattolo
La Mistery Box ha sorpreso tutti presentando al suo interno ingredienti racchiusi dentro delle apposite lattine, che hanno riservato ai concorrenti non poche difficoltà a cominciare dalla scelta di quali aprire ed usare per la loro ricetta: gli aspiranti chef si sono dovuti confrontare con anguille e testicoli di toro, prugne, spezie, strane ed altre delizie. Anche lo Chef Barbieri ha svolto l’arduo compito di cucinare con gli ingredienti misteriosi (dando dieci minuti di vantaggio agli aspiranti cuochi). La manche è vinta da Alida che ha presentato una zuppa di anguille servita proprio in uno dei barattoli della Mistery Box. Ma il momento più frizzante lo ha regalato Dario che con un coraggio imbarazzante ha criticato il piatto di Barbieri per carenza di tonalità acidule. Lo chef stellato è rimasto di stucco, poi l’ha buttata sul ridere rispondendo “Ok bravo Dario ma comunque sei eliminato da MasterChef”.
Invention Test con le ricette di Gianfranco Vissani
Alida grazie alla vittoria ha potuto scegliere in dispensa con i giudici un piatto tra quelli proposti da un altro grande chef famosissimo: Gianfranco Vissani. La prova non ha previsto di duplicare il piatto, ma di utilizzare in forma diversa tutti gli ingredienti presenti ossia capesante, passion fruit, tartufi di mare, amaranto, zucca, muschio e canna bruciata. Nell’Invention Test a trionfare è stato Dario, che ha messo in evidenza il suo potenziale ed anche la sua capacità di definire strategie. Ma è stato individuato dagli chef stellati anche il piatto peggiore, ossia quello di Giovanni che ha abbandonato la cucina di Masterchef con… filosofia.
Prova in esterna: Mors tua, vita mea
La seconda parte della puntata è comincia come di consueto con la prova in esterna che si è svolta a Valencia (Spagna), dove i concorrenti hanno dovuto cucinare il piatto più famoso della cucina locale: la paella valenciana. Dario, vincitore dell’Invention Test ha scelto i membri della sua brigata e ha avuto anche il vantaggio di poter decidere quale cuoco della squadra avversaria mandare direttamente al Pressure Test: la scelta è ricaduta su Rubina. Dario ha scelto per la sua squadra blu Alida, Lorenzo e Mattia lasciando nella squadra rossa Erica, Lucia, Maradona e Sylvie. Ma la brigata rossa, nonostante i litigi interni, ha portato a casa una vittoria schiacciante condannando i blu al massacrante pressure. Dario ha sfruttato infine un’ultima opportunità quella di salvare se stesso, ignorando l’opinione di tutti che avrebbero salvato Alida.
Il primo Pressure Test in esterna con suspence
Il Pressure Test si è svolto per la prima volta in esterna, in uno dei più famosi alberghi a 5 stelle di Valencia. Alida, Rubina, Lorenzo e Mattia hanno affrontato il terribile room service dell’Hotel in base agli ordini richiesti dai clienti occupanti la suite imperiale: Carlo Cracco, Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Joe Bastianich. I giudici ordinano a più riprese e a ritmo serrato alcuni piatti “standard” del servizio in camera, mettendo in crisi i quattro concorrenti presi alla sprovvista e un po’ spaesati nelle cucine non conosciute. Nessuno brilla ma si salvano le due donne Alida e Rubina mentre Lorenzo e Mattia vanno ad uno scontro diretto che però per la prima volta non si è svolto a conclusione di serata, ma sarà oggetto della prossima puntata al ritorno a Milano. Un efficace espediente che tiene alta la tensione degli appassionati. Alla prossima settimana!