La recensione di ‘Paramore’ – Paramore

Cube Magazine ha ascoltato per voi 'Paramore', quinto disco omonimo della band di Hayley Williams, che ritorna in scena dopo 3 anni. Ecco cosa ne pensiamo.

Data di Uscita: 9 Aprile 2013
Etichetta: Warner Music
Singoli: ‘Now’ / ‘Still Into You’

Dopo una pausa lunga ben 3 anni, tornano in scena – con una formazione quasi decimata – i Paramore, capitanati dalla sempre energica Hayley Williams. Diciassette pezzi che compongono questo album, in cui compare la prestigiosa firma alla produzione di Justin Medal-Johnsen. Questo nuovo disco, uscito oramai da due mesi a questa parte, è divenuto il simbolo della rinascita della band, dopo un periodo difficile passato a ricomporre i pezzi, a causa dell’abbandono del progetto di due dei membri fondatori del gruppo: i fratelli Zac e Josh Farro.

Ne è simbolo il primo singolo estratto ‘Now’, un pezzo da cui possiamo evincere la nuova carica ritrovata della band, che lascia da parte per qualche istante i suoni pop, per lanciarsi in un ritmo sostenuto. “Lost The Battle, Win The War” recita il ritornello, come a voler dire “Ce l’abbiamo fatta, è stata dura ma siamo qui“.
Con il secondo singolo ‘Still Into You‘, la band torna sui suoi “standard“, se così possiamo definirli: le melodie pop ed una linea vocale accattivante ne hanno fatto una perfetta hit radiofonica, che ha contribuito certamente a mandare alle stelle le vendite del disco, che ha raggiunto le vette delle classifiche in molti Stati. Se amate i Paramore per queste ballad pop rock, allora potrete apprezzare anche la sognante ‘Daydreaming‘, oppure ‘Part II‘, arricchita da qualche inserto elettronico.
Un altro pezzo molto interessante, in cui è possibile sentire la vivace evoluzione di questa band è senza dubbio la opening track ‘Fast In My Car‘, un inno ribelle accompagnato da chitarre graffianti, che lo candida sicuramente come favorito alla scelta del prossimo singolo. Tra le più vivaci del disco non possiamo non citare ‘Anklebiters’, dalle leggere influenze punk.
Ma i Paramore non si sono limitati a questo: hanno sperimentato, hanno calcato terreni fin’ora da loro inesplorati, come per ‘Ain’t It Fun’, in cui – sul finale – è possibile sentire un vero coro gospel, oppure la ballad dal sapore hawaiano ‘Interlude Holiday‘, in cui la Williams duetta con un ukulele.

Una cosa che si può notare da questo disco è la grande influenza che un altro gruppo rock ha avuto su di loro. Molti sono i dettagli che rimandano ai suoni dei No Doubt, un’influenza che probabilmente è nata dividendo il palco con il celebre gruppo capitanato da Gwen Stefani, nell’ultimo tour negli Stati Uniti della band.

Insomma, questi giovani artisti del Tennessee hanno dimostrato, con questo ‘Paramore’, la loro voglia di cambiare e di esplorare nuovi generi, ma senza rischiare troppo, perchè – si sa – i fan resteranno sempre affezionati al sound dei primi dischi. Questo album è un primo passo, verso una crescita artistica sempre più latente, che probabilmente in futuro li porterà a raggiungere maggiore spessore artistico, a discapito – forse – del numero di sostenitori.

Tracklist:
1. Fast In My Car
2. Now
3. Grow Up
4. Daydreaming
5. interlude: Moving On
6. Ain t It Fun
7. Part II
8. Last Hope
9. Still Into You
10. Anklebiters
11. interlude: Holiday
12. Proof
13. Hate To See Your Heart Break
14. (One Of Those) Crazy Girls
15. interlude: I m Not Angry Anymore
16. Be Alone
17. Future

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