Intervista al giovane rapper Kaligola: Da Sanremo ad ‘Oltre Il Giardino’

Cube Magazine ha incontrato il giovane rapper Kaligola, all'indomani della sua partecipazione al Festival di Sanremo 2015.

 

sanremo-2-serata-7
Kaligola a Sanremo – Per gentile concessione di Raffaele Della Pace

Tra le nuove proposte di questo Festival di Sanremo 2015, sicuramente il giovanissimo rapper Kaligola ha rappresentato una grande novità per il palco dell’Ariston e per la rassegna in generale. Il 9 Febbraio, il giovane artista ha pubblicato il suo disco d’esordio ‘Oltre Il Giardino’, che prende il titolo proprio dal brano in gara al Festival, che si è aggiudicato il premio per il Miglior Testo. 12 brani inediti con cui Kaligola si presenta al grande pubblico.
Cube Magazine lo ha incontrato ed ha voluto scoprire qualcosa in più…

Cube Magazine: Ciao Kaligola, grazie per la disponibilità. A tre settimane dalla fine della tua prima esperienza al Festival di Sanremo, quali ricordi rimarranno per sempre impressi nella tua mente?
Kaligola: “Indimenticabili la prima esibizione e il momento del premio Bardotti. Ma è stata bella tutta la settimana: mi sembrava di partecipare a una grande festa: mi sono divertito molto”.

CM: ‘Oltre Il Giardino’ è il brano che hai scelto per partecipare alla gara e che si è aggiudicata anche il Premio per il Miglior Testo. Quale caratteristica di questa canzone ti ha portato alla sua scelta su tutte le altre?
K: “Era un argomento molto delicato, ma credo di averlo affrontato senza retorica, come una piccola drammaturgia, come se fosse un film. Un tema “forte” ma affrontato con parole semplici, comprensibili a un grande pubblico”.

CM: Ci racconti come è nato questo brano, del quale – lo ricordiamo – sei autore?
K: “E’ nato incontrando molto spesso sul bus che mi porta a scuola un uomo particolare: sempre allegro, rispetto alle facce cupe degli altri viaggiatori. Sempre trasandato, come se vivesse in un mondo tutto suo. La storia l’ho inventata, tenendo a mente questo: sappiamo sempre poco della vera vita degli altri”.

CM: Parliamo ora del video, che ha un soggetto veramente interessante, della cui realizzazione ti sei occupato personalmente. Come è nata l’idea?
K: “Ho cercato di restituire in immagini, come faccio per tutte le mie canzoni, la drammaturgia della storia di Giovanni. In realtà ho avuto pochissimo tempo per pensarlo e realizzarlo, perché scadevano i termini di Presentazione a Sanremo”.

CM: Da questo video si può notare una tua certa attitudine verso il cinema. Ti piacerebbe, in futuro, avere esperienze anche in questo campo?
K: “Sì, mi piacerebbe sviluppare insieme queste due mie grandi passioni”.

CM: Invece, ci vuoi parlare un po’ del tuo disco d’esordio? Quali sono le tematiche trattate?
K: “Ci sono varie influenze musicali, dal funk alla musica classica, e tratto vari argomenti: alcune canzoni sono ironiche, parlo molto della mia generazione, della tendenza a omologarsi, parlo anche di temi un po’ più “tosti”, quasi etici, per esempio c’è una canzone del rimorso, un altro in cui costruisco una serie di metafore sui muri”.

CM: Kaligola è un nome che richiama quello dell’imperatore romano, conosciuto per la sua crudeltà. Come mai questa scelta? Abbiamo colto il significato o abbiamo male interpretato?
K: “Allora, intanto sono Kaligola con la Kappa, e una consonante può cambiare anche il significato di una parola! Detto questo, Caligola l’imperatore romano lo studiavo a scuola mi aveva colpito per l’atteggiamento derisorio nei confronti del Senato (aveva nominato senatore il suo cavallo). Di lui si conoscono solo i gesti folli e crudeli, in realtà storiograficamente si sa molto poco. Ovviamente non mi riconosco nella sua crudeltà, sono una persona molto mite”.

CM: Il rap è un genere musicale che dieci anni fa non ci saremmo mai sognati di sentire sul palco di Sanremo. Dal tuo punto di vista, cosa pensi che sia cambiato? Pensi sia il pubblico che ha una mentalità più aperta, o semplicemente il mercato?
K: “Certamente il rap non appartiene alla cultura musicale italiana, ma ultimamente è il genere musicale più diffuso tra i giovani, quindi anche negli ambienti piu’ tradizionali si è cercato a mio parere, in questi ultimi anni, di avvicinarsi a questo mondo”.

Un ringraziamento ed un grande ‘In Bocca al Lupo’ a Kaligola ed un grazie particolare a Tatiana Corvaglia di Parole & Dintorni per la disponibilità.

This website uses cookies to improve your experience. We'll assume you're ok with this, but you can opt-out if you wish. Accept Read More