Intervista esclusiva con i Sonohra!
Alla vigilia del loro tour, i Sonohra ci parlano del loro nuovo album, delle collaborazioni, di sogni e progetti.
Il 15 Maggio scorso è uscito ‘La Storia Parte Da Qui‘, nuovo album dei fratelli Fainello, in arte Sonohra.
Il nuovo album rappresenta la maturazione personale e artistica di Luca e Diego, che in questi anni hanno fatto conoscere la loro musica anche all’estero, arrivando anche a fare un tour che ha toccato paesi come la Florida, l’Argentina, la Colombia, il Messico e il Brasile.
Adesso sono tornati con un disco pieno di rock e grandi collaborazioni, come quella principale per quanto riguarda il mastering del cd da parte di Ted Jensen, uno tra i migliori ingegneri al mondo che ha lavorato con artisti del calibro di Madonna, Santana, Marilyn Manson e Green Day. Inoltre, l’album contiene diverse altre collaborazioni come Enrico Ruggeri, Eugenio Finardi, Roberta Di Lorenzo, Hevia, Michael Adrian e il famoso gruppo americano Secondhande Serenade.
Così Cube Magazine ha deciso di intervistarli per voi!
1. Siete stati fermi e lontano dai riflettori per un po’ di tempo. Quanto, in questo periodo, ha influito la vostra vita e maturità personale su quella professionale?
Sonohra: “Siamo stati fermi relativamente, abbiamo lavorato molto all’estero. Magari non siamo stati presenti in tv e alla radio, ma il viaggio ha influito tantissimo sulla maturazione e sulla composizione musicale.”
2. ‘Il Cielo E’ Tuo’ parla di un tema molto importante, ovvero gli abusi sessuali ai danni di minori. Come mai la scelta di distaccarsi dal tema centrale dell’amore e abbracciare anche temi come questi?
S: “Ci siamo sentiti di abbracciare temi sociali perché siamo in un particolare periodo storico che quasi ti porta a trattare determinati argomenti. Temi come quello che abbiamo scelto per questa canzone si possono sentire ogni giorno in tv, al telegiornale. E’ normale che questo momento di crisi venga riflesso nella musica e nella composizione, sopratutto per un cantautore.”
3. Avete collaborato con artisti come Enrico Ruggeri, Eugenio Finardi, Hevia, etc. Qual è stata la collaborazione che avete trovato più interessante e perché?
S: “Non c’è stata una in particolare che sia stata più interessante. Tutte ci hanno dato qualcosa, anzi ci hanno dato tantissimo. Per esempio, collaborare con dei grandi della musica italiana come Roberta Di Lorenzo, Alex Giardini, Finardi, senza contare le collaborazioni come quella con Hevia, musicista straordinario. Molte sono state le influenze che hanno portato qualcosa in più a questo ultimo album.”
4. ‘L’Amante Di Lady Chat’ parla di un tipo particolare di rapporti, quelli sul web. Cosa ne pensate? Pensate che ci si possa innamorare di una persona che non si conosce realmente?
S: “In questo tipo di rapporti non sai mai chi sta realmente al di là del pc e spesso risulta essere tutt’altro rispetto alla persona che ti immaginavi. Dal punto di vista professionale invece usiamo tantissimo i social network, che ci permettono di stare a stretto contatto con i nostri fan, condividere molto con loro e promuovere gli eventi dove siamo presenti.”
5. Nel vostro nuovo album avete incluso molti pezzi in inglese, compresa la traduzione della track ‘il cielo è tuo’. Perché questa scelta? Pensiate che in questo modo più persone possano avvicinarsi alla musica dei Sonohra?
S: ” Molte canzoni tradotte in italiano perdevano qualcosa, anche se è una lingua bellissima. Ma essendo molto anglosassone, la nostra composizione musicale, abbiamo deciso di mantenerle in inglese per non snaturare le melodie. Sicuramente può anche essere una cosa positiva per l’esportazione della nostra musica all’estero.”
6. Il viaggio, la libertà e l’amore sono i temi più ricorrenti nelle vostre canzoni, anche in passato. Cosa rappresentano queste tre cose realmente nella vostra vita quotidiana?
S: “La libertà è alla base di ogni cosa, vedi il primo singolo ‘Si Chiama Libertà”. Anche l’amore è importantissimo, infatti anche se abbiamo deciso di introdurre delle canzoni con temi diversi da questo, non viene mai dimenticato, ci deve sempre essere.”
7. Diteci di più della collaborazione con Ted Jensen.
S: “Allora, il disco è stato registrato negli studi di Mantova, come tutti gli altri, prodotto da noi e da Carlo Cantini, il nostro bravissimo tecnico del suono. Mentre a New York è stato fatto il master, ovvero l’ultima fase del lavoro. Ci siamo rivolti a Ted Jensen, guru della musica rock, perchè era quello che ci serviva, lui ha collaborato con molti artisti rock ed essendo questo il nostro stile ci sembrava il migliore. Devo ammettere, infatti, che il suo contribuito si è sentito parecchio.”
8. Abbiamo deciso di scegliere una tra le domande che le vostre fan volevano farvi, Aurora domanda: oggi è facile che i cantanti si dilettino a scrivere un libro autobiografico della propria carriera e di tutto il percorso per arrivare al successo. Vi piacerebbe farlo? C’è già qualche progetto concreto?
S: “Ci piacerebbe farlo, ma se dovessimo fare un libro dovremmo essere noi a lavorarci, avremmo bisogno di tempo. Per adesso vogliamo finire ciò che abbiamo cominciato per quanto riguarda questo nuovo album, ma sicuramente sì, ci piacerebbe dare ai nostri fan una visione completa di quello che è la nostra vita personale e professionale.”
9. Quali sono i vostri progetti a breve?
S: “Adesso stiamo preparando il prossimo tour, infatti ci stiamo dirigendo alle prove. La data numero zero sarà a Lamezia Terme il 13 Giugno e la prima data del tour sarà il 14 a Foggia, inoltre proseguirà per tutta l’estate terminando con una data speciale il 1 di Settembre al Teatro Romano di Verona.”