Intervista ad Enrico Brignano: ‘Da Barzellettiere a Show Man..’
Cube Magazine ha incontrato Enrico Brignano in occasione della presentazione del suo spettacolo 'Tutto Suo Padre..'
Enrico Brignano è sicuramente uno dei volti più sorprendenti della spettacolo italiano. Ma non potrebbe essere diversamente, visto che l’attore romano proviene dalla scuola di Gigi Proietti. Se la sua carriera è partita dal palco di un teatro, l’esplosione avviene in seguito alla partecipazione alla trasmisisone ‘La sai l’ultima‘, in cui è uno dei concorrenti barzellettieri. La sua verve tutta romanesca lo fa scoprire al grande pubblico e da quel momento inizia la sua parabola ascendente, che lo porta ad essere uno delle “carte” sicure per i palinsesti televisivi. Ma Brignano non dimentica il teatro: piano piano diventa un attore-show man a tutto tondo che lo porta a registrare pienoni in ogni parte d’Italia. Dopo la sua esibizione di sabato scorso al Teatro Colosseo di Torino, è già tutto pronto per il prossimo show, che si terrà nella Granda e precisamente nel palasport cuneese di San Rocco Castagneretta.
In previsione dello spettacolo ci ha concesso questa intervista.
Enrico, parliamo di questo nuovo spettacolo, che sta raccogliendo un vasto consenso. E’ ancora possibile far ridere parlando dei difetti degli italiani?
«Tutto suo padre e un po’ sua madre” è anche e soprattutto un omaggio alla mia famiglia e alla memoria di mio padre, scomparso la scorsa estate. E’ uno show nel quale cerco di rispondere alle domande senza risposta… sulla vita, sulle amicizie, sui rapporti umani».
Questa volta hai voluto “mettere in piazza” gli equilibri della tua famiglia. Qualcuno se n’è avuto a male.
«Metto alla berlina vizi, difetti e pregi delle persone vicine senza risparmiare nessuno, ma soprattutto me stesso. racconto i rapporti con le persone più vicine a me, gli amici veri e i miei familiari, metto in piazza le difficoltà, gli scontri, la paura di rovinarli e soprattutto di perderli, in un “viaggio” sempre in bilico tra comicità ed emozioni».
Sei partito da Gigi Proietti e dalle barzellette, oggi stai sul palco per due ore di fila, quali sono le principali difficoltà che incontri?
«Sì come molti sanno il mio grande Maestro è stato Gigi Proietti, è lui che ha permesso che io potessi fare tutto questo e arrivare fino a qui… ed è stato il mio primo grande ispiratore. Lo spettacolo è impegnativo, un “one man show” senza pause con coreografie, canzoni, è uno spettacolo movimentato».
Ti senti più attore, cantante o show man?
«In questo spettacolo tutti e tre, anche ballerino»
Affrontiamo il tema della televisione. Sebbene abbia notevole visibilità non ti piacerebbe avere uno “show tutto tuo”?
«Non ho progetti in televisione a breve termine…per ora teatro e cinema, l’anno scorso con Le Iene ho fatto un bellissimo percorso in tv e ringrazio ancora Davide Parenti per avermi concesso questo onore, e quest’anno preferisco dedicarmi ad altro. La mia passione è il teatro, il contatto diretto con il pubblico premia la tua fatica tutte le sere ed è un’emozione grandissima e senza prezzo. Amo anche il cinema e la tv, sono un uomo fortunato che con impegno ma anche con tanta fortuna è riuscito a fare un lavoro che non sembra neanche un lavoro… »
In questi giorni stai girando un nuovo film. Ci potresti anticipare di cosa si tratta?
«Si chiama “Per sfortuna che ci sei”, è un remake di una commedia francese e al mio fianco c’è Ambra Angiolini e uscirà in autunno. Abbiamo finito di girare il 3 dicembre».
Dicevi del teatro, perché ti affascina così tanto?
«Il teatro è ovviamente la mia passione, il contatto diretto con il pubblico premia la tua fatica tutte le sere ed è un’emozione grandissima e senza prezzo. Amo molto anche il cinema e la tv, sono un uomo fortunato che con impegno ma anche con tanta fortuna è riuscito a fare un lavoro che non sembra neanche un lavoro…quindi la classifica vede sempre primo il teatro ma soprattutto il poter fare il mio mestiere incontrando tanti favori».
Brignano e la popolarità: a cosa devi questo “boom” di gradimento?
«La mia popolarità è dovuta a tanti fattori: sono oltre 25 anni che faccio questo mestiere, quindi non sono propriamente un “giovane” anche se mi porto molto bene i miei anni, è un successo costruito piano piano, anche se agli occhi del pubblico sembra arrivi tutto insieme…la popolarità mi fa molto piacere e sarebbe sbagliato dire che mi pesa dopo tutta la fatica che ho fatto…certo qualche volta mi piacerebbe uscire a prendere un caffè senza essere fermato, magari mentre sono al telefono con qualcuno, oppure sentirmi strattonare per una foto mentre sto accompagnando mia madre a fare una commissione con il rischio che caschiamo tutti e due…ma non si può avere tutto…so che anche i gesti più maldestri sono gesti di simpatia e affetto nei miei confronti…sarebbe molto peggio non avere questi inconvenienti…»
Enrico Brignano nasce a Roma il 18 maggio del 1966. Fin da ragazzo inizia a studiare recitazione al Laboratorio di Esercitazioni Sceniche di Gigi Proietti, dove si diploma nel 1990. Nel 1991 debutta con il film ‘Le mele marce‘ e due anni dopo partecipa come barzellettiere alla trasmissione televisiva ‘La sai l’ultima?’, dimostrando la sua vocazione comica. Nello steso anno recita in tv in ‘Per amore o per amicizia’ di Paolo Poeti. Il maestro Gigi Proietti lo segue dal 1994 al 1997, dirigendolo in diverse opere. Nel frattempo sul grande schermo è impegnato nel lungometraggio di Wilma Labate ‘Ambrogio’ (1992), in ‘Miracolo Italiano’ (1994) di Enrico Oldoini e nella commedia ‘In barca a vela contromano’ (1997) di Stefano Leali. Dal 1998 al 2000 recita nella fiction di Rai Uno ‘Un medico in famiglia‘ a fianco di Lino Banfi, Claudia Pandolfi e Giulio Scarpati, divertendo i telespettatori con i modi buffi e impacciati di Giacinto, fidanzato della domestica di casa Martini, Cettina (Lunetta Savino). Grazie a questa opportunità cresce la sua notorietà presso il pubblico, che inizia ad apprezzarlo nella sue esilaranti interpretazioni anche a teatro, dove riscuote grandi consensi.Nel 1999 è diretto da Giulio Base ne ‘La bomba’, dove lavora accanto al grande Vittorio Gassman. Nel 2000 per la prima volta passa dietro la macchina da presa, dirigendo se stesso e Vittoria Belvedere, in ‘Si fa presto a dire amore‘, di cui è anche sceneggiatore. La sua attività di attore è molto intensa e variegata: tv, teatro e cinema lo vedono protagonista della scena in molte occasioni, ma è soprattutto a teatro con i sui spettacoli che emerge tutto il suo talento di comico e showman, capace di regalare preziosi minuti di risate e divertimento al suo pubblico che lo segue con piacere: nel 2000 sale sul palco con ‘Io per voi un libro aperto‘; nel 2004 con ‘Non sia mai viene qualcuno‘; mentre nel 2005 è diretto da Pietro Garinei in ‘Evviva’ in cui canta, recita e balla senza risparmiarsi. Nel 2006 sale sul palco con ‘Brignano con la O‘ e nel 2008 con ‘A sproposito di noi‘. Nel 2009 è in scena con ‘Le parole che non vi ho detto‘. In tutti i suoi spettacoli porta in scena piccoli e grandi problemi della vita quotidiana con ironia e delicatezza, con performance indimenticabili dalla risata garantita. Dal 2007 entra a far parte del cast di ‘Zelig’ e nello stesso anno si cimenta come presentatore del quiz preserale ‘Pyramid‘ accanto a Debora Salvalaggio, su Rai Due.
Sempre nel 2007 torna a recitare per il cinema nella commedia di Vincenzo Salemme, ‘SMS – Sotto mentite spoglie‘. Nel 2008, recita in ‘Vip’, un film per la tv di Carlo Vanzina, con Mariagrazia Cucinotta e Martina Colombari. Diretto ancora dai Vanzina, questa volta per il grande schermo, ritrova due grandi maestri, Lino Banfi in ‘Un’estate al mare‘ (2008) e Gigi Proietti in ‘Un’estate ai Caraibi’ (2009).