Intervista ad Emanuele Barbati, cantautore pugliese

Emanuele Barbati è un cantautore pugliese che ci ha raccontato come è nato il suo nuovo album 'Sulla stessa via', nato insieme al produttore Simone Bertolotti.

Copertina di ‘Sulla stessa via’ di Emanuele Barbati

Emanuele Barbati è un cantautore pugliese appassionato fin da giovanissimo al mondo della musica, passione che lo porta a viaggiare anche in California dove entra in contatto con i metodi di produzione e promozione della realtà statunitense.

Nel 2012 avviene l’incontro col produttore Simone Bertolotti, già collaboratore di importanti artisti tra cui Laura Pausini, Giusy Ferreri e Niccolò Agliardi, e tra i due nasce un sodalizio artistico che li porta a registrare il disco ‘Sulla Stessa Via’, che contiene dieci brani scritti e composti da Emanuele Barbati e prodotti ed arrangiati da Simone Bertolotti.

Cube Magazine ha avuto il piacere di intervistare Emanuele, che ci ha parlato della sua musica, del nuovo disco e dei progetti futuri. Ecco quello che ci ha raccontato.

Cube Magazine: Il tuo ingresso nel mondo della musica è avvenuto con il genere punk rock. Come sei passato al cantautorato?
Emanuele Barbati: È stato un passaggio abbastanza naturale nel momento in cui ho iniziato a scrivere in italiano. Il cambio in realtà è stato più d’approccio che di stile, visto che non reputo il cantautorato uno stile, alla fine anche Joe Strummer dei Clash o Vasco scrivono e cantano le loro canzoni ma raramente vengono definiti dei cantautori.

CM: Dal tuo disco d’esordio ‘Come Sempre’ al nuovo ‘Sulla stessa via’, cos’è cambiato e cosa invece è rimasto lo stesso nel tuo modo di fare musica?
EB: Sicuramente identica è rimasta l’attitudine, cioè quella voglia di scrivere e suonare per un esigenza comunicativa, è cambiata invece la cura dei dettagli, la professionalizzazione di un disco molto meglio curato ed arrangiato.

CM: ‘Sulla stessa via’ contiene 10 brani che spaziano dal pop al rock fino alle melodie classiche italiane. Quali generi musicali preferisci a livello personale e quali invece influiscono durante la scrittura di una tua canzone?
EB: Sono ancora molto legato al punkrock e allo ska, ascolto spesso reggae, mi piacciono i cantautori americani a partire da Dylan fino a Ben Harper. Quando scrivo cerco di rendere mio quello che ho ascoltato e capire come  tradurlo nel mio stile. Ascoltare i miei grandi colleghi è come studiare per apprendere nuove forme di comunicazione e di musica.

CM: Le tue canzoni parlano di intimità, di esperienze vissute, di riflessioni. Quanto c’è della tua vita privata dentro ai brani che scrivi?
EB: Bè direi che quasi sempre scrivo di cose che mi sono realmente capitate, siano stati d’animo o esperienze, ancora più spesso scrivo cose che ho da dire a qualcuno e che credo di riuscire a fare meglio con una canzone che con la comunicazione verbale.

CM: C’è una canzone di ‘Sulla stessa via’ a cui sei particolarmente legato?
EB: Una di quelle che preferisco e certamente “acero”, mi piace molto rivedere le immagini che racconto in questo brano ogni volta che l’ascolto quasi fosse un cortometraggio.

CM: Quanto c’è della Puglia ed in particolare della tua città, Taranto, in questo album?
EB: Credo che buona parte della solarità di alcune canzoni di questo album sia figlia della terra in cui vivo. Nonostante viva in una città spesso martoriata ambientalmente, i paesaggi e il clima che ancora riesce ad offrire non possono non far parte di quello che suono.

CM: Nel tuo nuovo album hai collaborato con molti musicisti di rilievo, primo tra tutti il produttore artistico Simone Bertolotti. Come ti sei trovato a lavorare insieme a loro? Hai qualche aneddoto da raccontarci?
EB: Simone e tutti i musicisti sono riusciti ad aggiungere a tutti i brani quel qualcosa in più che li ha resi speciali. Il mio produttore artistico è sempre stato molto “preso” da questo progetto e nessuno si è risparmiato anzi, credo che si senta molto l’energia quasi live sopratutto su alcuni brani. Di aneddoti ce ne sono un po’ sono tutti incorniciati in momenti enogastronomici a fine delle giornate di registrazione.

CM: Il video di ‘Defaillance’ racconta di un ragazzo che vola negli USA per trovare il suo vero amore. Alla fine del video la scritta “to be continued”. Sapremo se l’ha trovata nei prossimi video?
EB: Speriamo che venga trovata nel prossimo video! Non è che sia troppo facile ritrovare una ragazza che vuole nascondersi.

CM: Quali sono i tuoi progetti futuri? Ci sarà un tour a breve legato alla promozione del disco?
EB: Proprio questa settimana iniziano degli showcase di presentazione del disco, e davvero spero di riuscire a raggiungere quante più persone, perchè il contatto diretto con la gente ti fa capire se i brani vanno a segno, se la via è giusta.

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