Intervista a Aaron Bruno degli Awolnation: la musica ci rende chi siamo
Ecco cosa ci ha raccontato Aaron Bruno degli Awolnation nell'intervista in occasione del suo prossimo arrivo in Italia per suonare dal vivo l'album Run.
Gli Awolnation saranno in concerto in Italia per un’unica data il 20 agosto al Bum Bum Festival di Trescore Balneario (BG) per presentare il nuovo album in studio Run, uscito lo scorso 17 marzo 2015 e distribuito in Italia da Sony.
Dopo un tour di quasi 2 anni per portare live l’album Megalithic Symphony, l’architetto sonoro e anima della band Aaron Bruno, ha scritto, prodotto e suonato le 14 tracce che compongono il nuovo lavoro discografico.
In occasione del suo prossimo arrivo in Italia per suonare dal vivo Run, abbiamo avuto l’opportunità di scambiare qualche battuta con Aaron Bruno. Ecco cosa ci ha raccontato.
Ciao Aaron! Benvenuto su Cube Magazine. Iniziamo, qual è la storia dietro Run, la prima canzone dell’album? Il concept è molto forte: siamo tutti capaci di fare grandi cose, ma siamo anche capaci di fare terribili scelte. Da dove arriva questa idea?
È un piccolo enigma che mi ha attraversato la mente durante il tour del primo album Megalithic Symohony. Quando ho messo insieme la linea synth di apertura del brano, questo enigma ci stava alla perfezione. A livello di testo, il significato è che va bene accettare il buio, così che possiamo aumentare la luce.
Una delle tue canzoni si intitola Dreamers e la prima domanda che viene in mente è: cosa si prova a vivere il sogno a cui il te stesso 15enne credeva così fortemente? Deve essere fantastico!
Non ho mai pensato davvero che questo potesse succedere. La musica è sempre stata qualcosa che ho amato e studiato, non necessariamente la realtà di una carriera. Devo pensare di più al me stesso 27enne che era sfortunato!
Sei un artista da molto tempo ora, qualche ricordo di cui sei particolarmente orgoglioso?
Sono molto orgoglioso di questo nuovo album Run. È il mio lavoro migliore fino ad oggi.
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Cosa pensi dei fan che prendono ispirazione dalla tua musica per creare contenuti originali? E cosa invece ti ispira?
È bellissimo! Mi ispirano le emozioni umane e tutta la musica che ho sentito fin da quando sono nato!
Uno dei nostri lettori chiede: hai qualche consiglio per i giovani artisti?
Si.. Continuare a scrivere e scrivere e scrivere.
Che cosa hai in serbo per il futuro? Hai un lista dei desideri da spuntare?
Beh, abbiamo aperto il concerto dei Rolling Stones il mese scorso, quindi non so davvero cos’altro fare ora!
Mi piace sempre finire le mie interviste con una domanda stravagante. Se ti dico “L’arte è come decoriamo lo spazio, la musica è come decoriamo il tempo” come commenteresti?
La musica modella le nostre personalità e relazioni. Ci rende chi siamo.
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