Intervista a Ramona, un’artista che canta con ‘Le Parole Più Semplici’

Oggi Cube Magazine incontra Ramona, una giovane cantautrice ticinese, che ha recentemente pubblicato il suo album ‘Le Parole Più Semplici’.

Oggi Cube Magazine incontra Ramona, una giovane cantautrice ticinese, che ha recentemente pubblicato il suo album ‘Le Parole Più Semplici’, un disco dall’anima pop con qualche venatura rock, in cui Ramona racconta se stessa attraverso emozioni e ricordi. Il disco è stato anticipato dal singolo omonimo, del quale è già disponibile il videoclip, girato nel borgo di Ascona (Svizzera). Ma Ramona, oltre alla sua carriera solista, è famosa in Svizzera per essere la frontwoman della band Elisir. Ma la ragazza è davvero eclettica: sa ballare (ha studiato danza con Kledi Cadiu) ed anche recitare (ha frequentato l’Accademia di Stresa, dove ha studiato con Franco Oppini).
Ma partiamo subito con le domande..

D: Ciao Ramona, innanzitutto ti ringrazio per la disponibilità. L’album ed anche il singolo estratto portano il titolo de ‘Le Parole Più Semplici’. Ci spieghi quale motivo ti ha portato a scegliere questo titolo?
Ramona: “Ho voluto cercare un titolo che rispecchiasse il più possibile il mio carattere, visto che l’album mi appartiene molto, emotivamente parlando. Mi reputo una persona molto semplice e di animo puro e quindi, quando ho pensato a questa frase, ecco che mi sono sentita bene. Era quasi un vestito su misura”.

D: Il video de ‘Le Parole Più Semplici’ è un mix di immagini di quotidianità. Una scelta, evidentemente, voluta. Ce ne vuoi parlare?
R: “Anche qui ho veramente voluto creare un’atmosfera semplice, in mezzo alla gente, tra le viuzze di questo paese che durante l’estate ospita sempre artisti di strada. Una cittadina che ama tanto offrire ai turisti angoli d’arte esclusivi. Proprio per questo ho trovato molto bella l’idea di inserire l’arte nell’arte”.

D: C’è una canzone, oltre ovviamente alla titletrack, a cui sei particolarmente legata?
R: “Credo che ‘Darei la vita’ sia in realtà il brano che mi appartiene in assoluto. Sono fondamentalmente una romantica e fin troppo altruista. Mi rendo conto che troppo spesso mi annullo per chi mi sta a cuore, rischiando di perdere l’equilibrio. Non imparerò mai!”

D: Questo disco, è il secondo della tua carriera solista. Il primo fu ‘Sahara’ ed uscì nel lontano 1990. Come mai hai deciso di aspettare così tanto tempo?
R: “A quel tempo ero molto giovane e piena di sogni. Io e mio cugino ci siamo lasciati ingannare dalle tante promesse di una casa discografica. Ci siamo fatti prestare i soldi dai genitori per poterci pagare le registrazioni, ma alla fine non c’è stata nessuna distribuzione né vendita nei negozi del disco. Ci abbiamo messo molti anni prima di risanare il grosso debito, andavamo a suonare per guadagnarci le rate da pagare. Grande delusione e grande insegnamento. Molti anni passati ma carichi di grandi traguardi e di una gavetta che senz’altro mi ha permesso di uscire ora con una casa discografica seria, la Eden Music, e un lavoro altrettanto importante”.

D: Oltre alla tua carriera solista, hai fatto e fai tutt’ora parte di una band. Quali sono le principali differenze, sia nella scrittura dei pezzi sia per quanto concerne la parte del live?
R: “Sono stata una delle fondatrici della Band con cui mi sono esibita per 20 anni. Un grande affiatamento e praticamente mezza vita passata insieme, forti emozioni e, qualche volta, alcune delusioni. Ma abbiamo sempre continuato perché ci legava una grande passione comune, la musica. Poi me ne sono andata per aprire un Ristorante, la famosa “pausa di riflessione”, durata due anni, ma che mi ha fatto capire profondamente che la mia strada continuava sul rigo. Ora mi esibisco come solista, ma sempre accompagnata da una band, perché amo stare sul palco e sentire la carica dei live, muovermi e trasmettere quello che sento mentre canto. Non trovo particolari differenze tra scrivere e cantare la mia musica, ma so che sul palco modifichi spontaneamente l’esecuzione a seconda del tuo stato d’animo, mentre nel disco immortali il sentimento di un preciso momento”.

D: Ci vuoi raccontare qualcosa anche della tua esperienza alla scuola ‘Il Villaggio della Musica’?
R: “Volentieri. Il Villaggio della Musica è una struttura che è stata creata per permettere ai ragazzi, con la voglia di cantare, di formarsi artisticamente in maniera completa. Ognuno può scegliere il giorno e l’orario che vuole, ma l’importante è che sia veramente convinto di voler imparare. I ragazzi vengono seguiti nel loro percorso artistico e, in collaborazione con la casa discografica Eden Music, hanno la possibilità anche di iscriversi ai casting del concorso internazionale ‘Una voce per il Ticino’. Si crea così un’atmosfera bellissima in cui ognuno di loro incontra altri giovani con i quali scambiarsi idee e creare collaborazioni”.

D: Sei un’artista davvero a tutto tondo: oltre al canto, infatti, hai studiato anche danza e recitazione. Come queste tre arti trovano sfogo?
R: “Direi che recitazione e canto vanno di pari passo. Cantare è anche recitare la propria parte, quella che in quel preciso momento senti, quelle sensazioni che poi fanno muovere certi muscoli facciali o del corpo e che ti danno la possibilità di trasmettere al pubblico quello che stai provando. Per quanto riguarda la danza, oltre ad essere una disciplina che aiuta a sciogliere le tensioni, mi è stata di grande aiuto anche in alcuni spettacoli che ho voluto creare, come ad esempio ‘Mein Herr’ di Liza Minnelli. Ballare mi è sempre piaciuto moltissimo e già nell’adolescenza seguivo dei corsi di jazz dance”.

D: Oltre a tutto questo, trovi anche tempo per gestire un ristorante. Come riesci a gestire tutto questo?
R: “Come ho accennato sopra è stata la mia pausa di riflessione ,che dopo due anni mi ha permesso di capire definitivamente che la mia strada era la musica. Due anni bellissimi, dove ho creato un locale esclusivo sia per la cucina, con piatti freschissimi ma anche raffinati ed unici che si sposavano con lo spettacolo finale della sera in cui mi esibivo. Una situazione molto impegnativa che, ad un certo punto, mi assorbiva molto di più nella parte culinaria che in quella da cantante, e questo ha iniziato a crearmi qualche problema di equilibrio. Mi mancava il palco e il cantare le mie emozioni, quindi presi la decisione di cedere l’attività ad altri e di ritornare al mio vecchio amore, la musica”.

D: Quando potremo sentire i pezzi del nuovo album dal vivo in Italia?
R: “Mi sono già esibita con la Band alle Scimmie di Milano per la presentazione dell’album ed è stata una bella esperienza. Stiamo programmando il tour Estivo che sicuramente mi porterà in molte parti d’Italia”.

Un ringraziamento a Ramona per la gentilezza e disponibilità, ed a Roberta di Parole & Dintorni.

La copertina del disco di Ramona ‘Le Parole Più Semplici’

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