Intervista a Manuel Foresta: ‘Dopo The Voice, riparto da me’

Cube Magazine incontra Manuel Foresta, giovane cantautore salernitano, ex concorrente del talent ‘The Voice Of Italy’, che presenta il suo nuovo singolo ‘Se Fossi Ancora Qui’.

Manuel Foresta

Oggi Cube Magazine incontra Manuel Foresta, giovane cantautore salernitano che i più hanno conosciuto grazie alla sua partecipazione alla prima edizione del talent ‘The Voice Of Italy’. Manuel oggi è qui in redazione per presentare il suo nuovo singolo ‘Se Fossi Ancora Qui’, in rotazione radiofonica dallo scorso 6 Giugno, a cui farà presto seguito un nuovo album.

CM: Ciao Manuel, innanzitutto grazie per la tua disponibilità e complimenti per il tuo nuovo singolo, un intreccio originale di stili e sound totalmente diversi, come lo sono il beat elettronico e le sonorità più tradizionali del tango. Ci racconti, innanzitutto, come è nato?
Manuel Foresta: “Ciao, innanzitutto grazie a voi per l’ospitalità! La scelta di questo brano come primo singolo ovviamente non è un caso. Questo incontro di due mondi diversi, quasi antitetici, divertiva molto sia me che il mio produttore artistico, Davide Maggioni. Questo brano, così come è stato concepito, coniuga perfettamente i miei gusti musicali. Ho una grande passione per strumenti come pianoforte, fisarmonica, più tradizionali e ci è sembrato che diventassero ancora più incisivi supportati dal beat elettronico. E’ tutto frutto di un’accurata ricerca. Cercavamo un suono che potesse distinguermi ed un linguaggio che fosse semplice, diretto e che avesse però tutto il trasporto e la passionalità del tango”.

CM: Per quanto riguarda il nuovo album in uscita, seguirai sempre questa linea sonora? Quali saranno i temi trattati principalmente dai testi?
MF: “Assolutamente sì, nell’album per la scelta dei suoni ci sarà lo stesso approccio che abbiamo avuto in questo primo singolo, che proprio per questo è stato scelto come “apripista”. Per quanto riguarda i testi invece ci sarà uno spaccato su diverse tematiche ma sempre viste e trattate dal punto di vista della mia generazione”.

CM: Parliamo un po’ del tuo passato, ed in particolare della tua avventura a ‘The Voice of Italy’. Cosa ti ha lasciato questa esperienza?
MF: “The Voice of Italy non è un talent come gli altri. I concorrenti sono proprio tanti e potersi far spazio è davvero un’ardua impresa. Questa esperienza mi ha insegnato però che la competizione deve assolutamente passare in secondo piano. E’ proprio a The Voice che ho raggiunto la consapevolezza che ognuno ha qualcosa da dire e poter esprimere il proprio punto di vista e di gran lunga più importante della gara stessa. Per emergere bisogna essere assolutamente personali e fare tesoro di tutti i consigli ricevuti. Raffaella Carrà me ne ha dati tanti ed io li porto tutti con me come gioielli del mio personale tesoro”.

CM: Senza ombra di dubbio ‘The Voice’ è stato un ottimo trampolino di lancio per la tua carriera artistica. Hai qualche rimpianto alla luce dell’esperienza vissuta?
MF: “Rimpianti veri e propri non ce ne sono. Forse solo all’inizio ho avuto qualche incertezza, perché un po’ impaurito da questo mondo nuovo in cui ero stato catapultato. Ho impiegato tempo a carburare e sono diventato davvero padrone del palco solo dalla metà del percorso in poi e soltanto in itinere sono riuscito a mettere da parte la timidezza. Ma in realtà questa cosa non mi dispiace, sono stato me stesso ed il mio è stato semplicemente un percorso in crescita. In un contesto del genere non mi sarei potuto augurare di meglio”.

CM: Dopo l’esperienza di ‘The Voice’ hai avuto occasione di aprire i concerti di diversi artisti – citiamo per dovere di cronaca Malika Ayane, Alex Britti, Simona Molinari, Raphael Gualazzi e per ultimo in ordine temporale Renzo Rubino. Aprire un concerto non è sempre facile, considerando che il pubblico che hai di fronte non è lì per te, soprattutto con nomi così altisonanti. Come hai vissuto tutto questo?
MF: “Anche in questo caso all’inizio ero terrorizzato. Ricordo il primo opening in assoluto al concerto di Malika Ayane. La notte precedente la passai insonne, come prima di ogni appuntamento importante. Non sapevo cosa mi aspettasse. Una volta arrivato però nel backstage, alle prove, grazie a Malika tutto è cambiato, perché mi ha dato la carica giusta, sostenendomi e motivandomi ad affrontare quel palco come se fosse il mio. Così hanno fatto tutti gli artisti che ho incontrato. Mi sono stati di supporto, mi hanno aiutato e mi hanno fatto sentire a casa. Il pubblico invece era dapprima sorpreso dal vedermi sul palco, ma subito dopo anche molto curioso. La sensazione di dover convincere tutti con la mia musica è stato un ottimo stimolo, mi ha fatto alzare l’asticella, motivandomi a dare il 100%”.

CM: L’esperienza, immagino, ti avrà anche arricchito artisticamente parlando..
MF: “Assolutamente sì. A volte ci ripenso e neanche mi sembra vero siano successe così tante cose negli ultimi 365 giorni. Mi sento sicuramente cresciuto e più consapevole , ma so perfettamente che la strada è impervia ed il percorso che ho scelto non sarà privo di ostacoli. Il mio bagaglio è più pesante, ha molte esperienze in più, ma il viaggio è ancora molto lungo”.

CM: Oltre a questo, sappiamo che sei finito tra i 60 finalisti in gara per la sezione ‘Nuove Proposte’ allo scorso Festival di Sanremo, occasione in cui il tuo brano ‘Quello che Sono’ è stato molto apprezzato. Pensi di riprovarci?
MF: “Con un album alle porte ed un progetto in cui credo molto negare che Sanremo potrebbe essere un’ottima vetrina mi sembra assurdo. Però dall’esperienza dello scorso anno ho imparato a non aspettarmi niente. Lascerò che le cose accadano. Non so se ci riproverò proprio quest’anno, ma di sicuro Sanremo rimane per un giovane emergente una vetrina importante e per me è un sogno che coltivo fin da bambino”.

CM: Oltre al nuovo album, hai altri progetti per il tuo futuro? Partirai con un tour tutto tuo?
MF: “Fare concerti live è una delle cose che mi piace di più. Mi diverto tantissimo con la mia band e penso che per chi voglia fare musica nella vita sia una delle cose più stimolanti in assoluto. Siamo sempre in giro per l’Italia per suonare il più possibile e senza dubbio coglieremo l’occasione dell’album per poter intensificare il nostro calendario”.

Un grosso “In bocca al lupo” a Manuel per i suoi progetti ed un ringraziamento a Tatiana di Parole & Dintorni.
Qui il singolo di Manuel ‘Se Fossi Ancora Qui‘:

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