Intervista a Fulvio Spagnolo: vi presento ‘Stritola’, il mio nuovo singolo
Cube Magazine ha avuto occasione di incontrare il cantautore leccese Fulvio Spagnolo, che ha da poco lanciato in radio il nuovo singolo ‘Stritola’.
Cube Magazine ha avuto occasione di incontrare il cantautore leccese Fulvio Spagnolo, che ha da poco lanciato in radio il nuovo singolo ‘Stritola’. Il singolo, di cui è anche stato pubblicato un originale video, è contenuto nel disco omonimo, composto da otto brani inediti in cui l’artista racconta diverse storie di vita quotidiana, attraverso il linguaggio delle metafore. Ma ora, scopriamo qualcosa di più di questo artista.
Cube Magazine: Ciao Fulvio, innanzitutto ti ringraziamo per la disponibilità. Ma partiamo subito con le domande. Dal tuo debutto, nel 2011, quando ti sei presentato al grande pubblico con ‘Sono Io Lo Storpio’ ad oggi, cosa è cambiato?
Fulvio Spagnolo: “Nel tempo ho conosciuto innumerevoli persone, dalle quali ho tratto una maggiore spinta, ma ciò che più di tutto si è modificato e continua a modificarsi è il mio modo di scrivere: cerco di semplificare sempre di più, di cogliere l’essenziale”.
CM: Quali sono le tematiche di questa tua ultima pubblicazione, l’album ‘Stritola’?
FS: “Non parlo di politica né di oggetti in sé, vorrei che dalle mie parole emergesse l’inconscio, quindi ricorro spesso all’uso di metafore per dar forma alle emozioni, a cui mi rivolgo come fossi un bambino. Spesso le mie frasi si scontrano tra loro, quasi come fossero degli ‘incidenti’”.
CM: C’è un brano (o più) a cui sei particolarmente legato? Per quale motivo?
FS: “Le mie canzoni sono figlie mie. Sono legato a tutte, le odio e le amo contemporaneamente, ma cerco di accettarle in quanto tali, proprio come farebbe un padre”.
CM: ‘Stritola’ è uscito nel 2012, oggi – a quasi due anni dall’uscita – presenti il video del singolo omonimo. Come mai ci hai messo così tanto tempo?
FS: “Sì, in genere si esce con la canzone che dà il nome all’album. Tuttavia, nel mio caso, il primo singolo fu “Una sorpresa”, che peraltro uscì in molte radio. Ho preservato ‘Stritola’ per un anno e mezzo, e la scelta si è rivelata efficace perché da una ventina di giorni sono nella classifica delle radio”.
CM: Parliamo ora del videoclip di ‘Stritola’. Da dove nasce il concept?
FS: “Il video è nato per caso. Volevo l’acqua, il mare, l’abisso, l’universo, il silenzio, i pesci… ho messo le idee insieme e con JMan, il regista, abbiamo dato vita a tutto in digitale”.
CM: Quanto è importante per te la parte live, il momento in cui puoi condividere direttamente con il pubblico i frutti del tuo lavoro?
FS: “Attualmente desidero sfruttare a pieno il potenziale delle radio, più che dei live, su cui mi concentrerò in futuro: sono accecato dall’idea che ‘Stritola’ venga ascoltata magari di notte, nelle macchine, mentre coppiette litigano o viceversa fanno l’amore; nella metro, negli uffici, nelle case…”
CM: Quali sono gli artisti che hanno maggiormente influenzato la tua formazione musicale e, se vogliamo, che ti hanno fatto avvicinare alla musica, tanto da decidere di voler fare qualcosa che fosse solo tuo?
FS: “Da quando ero piccolo realizzo pezzi miei, più o meno belli, ma è comunque qualcosa che da sempre faccio per me. La mia formazione è avvenuta tra musica e poesia: adoro le opere di Arthur Rimbaud. Tale connubio mi suscita un senso di vertigine che desidero infondere ai miei brani… ed è un qualcosa che mi accompagna sin da bambino”.
CM: Ho letto che oltre ad essere un apprezzato cantautore sei anche un estroso pittore. Come coniughi queste due passioni? E, soprattutto, come un’arte influenza l’altra?
FS: “Passo intensi periodi sola di musica, altri di sola pittura! Poi trascorro mesi a dormire! La mia, più che arte, è una grande e immensa fissazione”.
CM: Cosa ti attende per l’immediato futuro? Quali sono i tuoi progetti a breve termine?
FS: “Vedremo, mi accontento del presente, al momento insisto sulle radio con ‘Stritola’”.
Grazie mille Fulvio, in bocca al lupo per tutto e alla prossima!