Foo Fighters: ‘I live crowdsourcing sono il futuro dei concerti rock’
A Richmond un ragazzo ha venduto dei biglietti per un concerto dei Foo Fighters che ancora non è stato organizzato: si chiama crowdsourcing e sarà il futuro dei concerti rock, almeno secondo Grohl.
Sta per iniziare una nuova era per la musica dal vivo. Almeno stando a quanto dichiarano i Foo Fighters. E tutto sommato, sembrano avere ragione.
Ma andiamo per gradi. Tutto inizia qualche settimana fa, in quel di Richmond in Virginia. Una piccola città che molto (troppo) spesso non viene inclusa tra le tappe dei tour dei vari artisti di fama mondiale. E qui entra in scena Andrew Goldin, un giovane fan dei Foo Fighters che vive proprio nella cittadina americana. Il ragazzo, insieme ad alcuni amici, hanno deciso di fare da sè e di eliminare ogni tramite con organizzazioni e promoter, organizzando una vendita di biglietti per un concerto che di fatto, ancora non è stato nemmeno concepito.
La cosa sorprendente è che per l’evento sono stati venduti oltre 1.400 biglietti (a 50 dollari ciascuno), cifra che ha permesso di raggiungere la cifra del cachet chiesto dalla band e che – assieme ad alcuni finanziamenti privati – permetterà finalmente a Richmond di avere il suo concerto dei Foo Fighters in casa.
La notizia ovviamente non è passata inosservata nemmeno alla celebre rock band, che ora si sta muovendo per rendere questo ambizioso quanto originale progetto realtà. Anche Dave Grohl, leader del gruppo, ha voluto dire la sua sull’argomento, durante un’intervista con la radio sudafricana 5FM:
“Questo potrebbe diventare il modo che i gruppi useranno in futuro per decidere dove andare a suonare. Credo sia molto divertente come cosa e può davvero cambiare le regole del gioco. Siamo sempre stati noi a decidere dove andare a suonare, ma se qualcuno ci vuole vedere in concerto da qualche altra parte sarebbe bello anche accontentarlo. In 20 anni abbiamo suonato in tantissimi posti, quindi è bello poter prendere in considerazione anche qualche città nella quale non ci siamo mai esibiti”.