Arrival: trama e recensione del nuovo film di fantascienza con Amy Adams
Arrival è un thriller di fantascienza diretto da regista Denis Villeneuve in uscita nei cinema dal 19 Gennaio. Scopri trama, recensione e trailer
Arrival è un thriller di fantascienza diretto dal celebre regista Denis Villeneuve in uscita nelle sale di tutta Italia dal 19 gennaio 2017. Il film è basato sul racconto Storia della tua vita di Ted Chiang e vede nel cast Amy Adams, Jeremy Renner e Forest Whitaker. Di seguito trama e recensione del film.
Arrival: trama
Il mondo viene improvvisamente scosso dall’arrivo simultaneo di dodici misteriose navicelle aliene, dalla forma simile a quella di un uovo, dislocate in dodici città del mondo apparentemente casuali. Le 12 astronavi sono nere e non lasciano tracce di nessun tipo come emissione di sostanze o radiazioni. Le entità che sono all’interno non sembrano avere intenzioni bellicose, ma si esprimono esclusivamente con una serie di suoni e rumori incomprensibili agli umani. Negli Stati Uniti l’esercito americano forma una squadra di élite, capitanata dall’esperta linguista Louise Banks (Amy Adams) e il dottor Ian Donnelly, matematico. Mentre l’umanità vacilla sull’orlo di una Guerra globale, Banks e il suo gruppo affronta una corsa contro il tempo per cercare di stabilire un contatto con gli alieni per capire perché sono venuti e cosa vogliono. Ma anche gli altri paesi dove sono atterrati gli oggetti misteriosi di provenienza aliena si stanno mobilitando per capire cosa siano venuti a fare. È possibile entrare all’interno ma solo per un periodo limitato di ore. Tutti i più grandi scienziati del mondo si confrontano in videoconferenza, almeno fino a che gli stati rimangono d’accordo nel non intervenire. Ma si fa sempre più forte la paura di una invasione..
Arrival: recensione
Arrival, ultimo lavoro di Denis Villeneuve, si presenta come un bel film di fantascienza, ben scritto, ben congegnato e ben realizzato. Pur evitando di spettacolarizzare il racconto e di mostrando solo quanto strettamente necessario, il regista riesce a mantenere sempre alta l’attenzione dall’inizio alla fine. Alcune scene sono particolarmente raffinate e studiate come quella del primo contatto tra la dottoressa e le creature aliene, particolarmente interessante a livello visivo grazie al gioco dell’inversione di gravità all’interno della nave spaziale. Arrival, pur inserendosi nei canoni classici dei film di fantascienza, intrattiene lo spettatore con una continua tensione alla ricerca della soluzione di un mistero apparentemente inspiegabile; ma riesce anche a creare commozione per un dramma familiare che si svela solo nella parte finale della storia.