Tom Hanks eroe di Spielberg ne Il ponte delle spie: recensione
Il ponte delle spie è il film al cinema di Steven Spielberg con protagonista Tom Hanks. Leggi la nostra recensione.
L’ultimo film di Steven Spielberg intitolato Il ponte delle spie racconta una storia veramente accaduta ambientata ai tempi del ponte di Berlino, che univa la zona est e quella ovest e fu teatro di scambi di prigionieri tra i servizi segreti americani e quelli della Germania dell’ Est, oggi noto come Ponte di Glienicke. La trama è appassionante e tiene sulle spine lo spettatore senza far pesare la durata della proiezione che supera le due ore e mezza.
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Il ponte delle spie: la recensione
Il cast è di vero rilievo e infatti include Billy Magnussen, Amy Ryan, Alan Alda, Eve Hewson, Domenick Lombardozzi, Austin Stowell, Sebastian Koch, Michael Gaston, Peter McRobbie, Doris McCarthy, Jon Donahue, Stephen Kunkenma, ma sono due le interpretazione formidabili che svettano su tutte, da premio: quella di Tom Hanks e ancora più intensa quella di Mark Rylance.
Il film è diviso in due parti, la prima si svolge in America ed è realizzata in maniera pressoché perfetta. La seconda si svolge nella Germania dell’Est durante la costruzione del Muro di Berlino. Il film è veramente bello, anche se la seconda parte propone alcune rappresentazioni di personaggi un po’ troppo stereotipate: le classiche figure dei comunisti abietti, la polizia militare crudele, una città devastata in mano a bande di ladri tra cui l’avvocato americano riesce a passare indenne. Non molto convincente la figura dell’avvocato della Germania dell’est incaricato di seguire le trattative per lo scambio di un giovane studente americano catturato dalle guardie tedesche. Una figura che non si amalgama bene con l’ambiente, che corre come un pazzo tra le vie di una città ancora completamente distrutta a bordo di una spider rossa fiammante quasi fosse un film di James Bond. A parte questo appunto riteniamo comunque il film un capolavoro di Steven Spielberg, che merita assolutamente di essere visto.
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Il ponte delle spie: la trama
Siamo nel 1957 in piena Guerra Fredda. Una presunta spia sovietica viene arrestata a New York e gli Stati Uniti vogliono dimostrare al mondo la forza della democrazia e della giustizia americane. Per garantire il migliore processo possibile anche alla spia del nemico viene incaricato della sua difesa il brillante avvocato James Donovan (interpretato con grande maestria da Tom Hanks), il quale prende l’incarico estremamente sul serio, nel rispetto dei principi della costituzione americana. Donovan diventa bersaglio dell’opinione pubblica americana che vorrebbe una rapida e ovvia conclusione del processo contro quello che il popolo americano e persino la famiglia dell’avvocato considera un nemico da condannare a morte.
Ma Donovan prosegue nel suo lavoro con estrema rettitudine, d’altronde è veramente “un uomo tutto d’un pezzo” come lo definisce il suo assistito e riesce ad evitare alla spia sovietica la sedia elettrica. Nel frattempo, oltrecortina è catturato un pilota Usa e l’avvocato James Donovan viene, suo malgrado, coinvolto dalla CIA in un compito quasi impossibile: la negoziazione di uno scambio tra la spia russa, Rudolf Abel (Mark Rylance) e il pilota statunitense, Francis Gary Powers, abbattuto nei cieli dell’Unione Sovietica mentre volava a bordo di un aereo spia.
La trattativa è molto complicata perchè si inserisce nello scambio anche un terzo uomo, un giovane studente americano catturato dalla polizia della Germania dell’Est. La trattativa separata tra USA e Germania dell’Est rappresenta per quest’ultimo paese un primo passo verso il riconoscimento della propria autonomia dallo Stato Sovietico. James Donovan si dimostra un abile ed intelligente mediatore e riesce a portare a casa un risultato incredibile ben al di sopra delle aspettative e ….