‘Io, la musica, l’amore, gli stronzi e Dio’, Morgan presenta la sua autobiografia alla libreria Mondadori
Morgan ha presentato la sua autobiografia 'Io, la musica, l'amore, gli stronzi e Dio' alla libreria Mondadori di Piazza Duomo a Milano.
Un incontro davvero singolare quello di ieri sera, 19 dicembre, alla libreria Mondadori di Piazza Duomo a Milano: Morgan uno degli artisti più discussi della scena musicale italiana ha presentato il suo nuovo libro ‘Io l’amore, la musica, gli stronzi e Dio’.
L’incontro è iniziato con la lettura della prima terzina della Divina Commedia. Morgan ha scelto questa rampa di lancio per partire in un volo acrobatico culturale durante il quale, con straordinaria disinvoltura, è passato dall’attribuire la paternità della Divina Commedia a Roberto Benigni ad una disquisizione dettagliata sull’esistenza e sulla stupidità del diavolo (certo della sua esistenza pur definendosi agnostico), convinzione della quale afferma discuterebbe volentieri con Papa Francesco, per passare poi attraverso citazioni culturali filosofiche di grande raffinatezza.
Opportunamente “stimolato” da Aldo Vitali (direttore di TV Sorrisi e canzoni e Il mio Papa), Morgan a tratti sembrava quasi essere nel salotto di casa, è passato da una citazione colta a una battuta ad un ricordo d’infanzia, coccolando il cane della sua mamma, o sorseggiando un vino che porta il suo nome.
L’incontro si è protratto più a lungo del previsto, tra la lettura di un brano del suo libro e un ricordo estratto al volo dalla memoria, per questa ragione è rimasto spazio solo per un paio di domande, e dalla prima domanda (peraltro decisamente complessa) è partito per un altro dei suoi voli filosofici dando nuovamente prova, se ce ne fosse stato ancora bisogno, di avere una base culturale ricca e articolata che parte dalla sua passione per la musica classica. Sull’onda della seconda domanda, per sua esplicita richiesta “più leggera”, ha concluso raccontando una paio di aneddoti sulla nascita dei Bluvertigo.
Si è raccontato a lungo Marco “Morgan” Castoldi e senza riserve, ha firmato a lungo autografi salutando tutti con brindisi a base di quel moscato mosso che ha così volentieri sorseggiato per tutta la durata della presentazione.