Intervista a Lisa dei Cirque Des Rêves: ‘Siamo degli inseguitori di sogni’

Cube Magazine ha incontrato Lisa Starnini, cantante della band campana Cirque Des Reves, che oggi presenta l'EP omonimo.

Cube Magazine, sempre attento alle nuove proposte del panorama italiano e straniero, incontra i Cirque Des Rêves, un’istrionica band campana che oggi presenta l’EP omonimo. Una raccolta di 6 pezzi inediti in cui si incrociano sonorità folk nordeuropee con la tradizione mediterranea, creando un progetto originale e sicuramente degno di nota. Incontriamo oggi Lisa Starnini, voce e frontwoman della band, che ci racconta qualcosa in più di questo progetto ambizioso. Gli altri membri dei Cirque des Rêves sono: Gianni Ilardo (chitarra), Gianni Bruno (piano), Edo Notarloberti (violino), Corrado Calignano (basso) e Alessio Sica (batteria).

CM: Ciao Lisa, innanzitutto grazie mille per la tua disponibilità. Cirque Des Rêves è il nome del vostro gruppo, ma è anche il titolo dell’Ep con cui vi presentate. Da dove arriva questo nome?
Lisa: “Ciao e grazie a voi! Crediamo fermamente che i sogni vadano inseguiti a ogni età perché ci arricchiscono e ci fanno sorridere di più. Il mondo che ci circonda sembra sempre più pallido e il Circo dei Sogni gira di città in città per riportare un po’ di colore. Sotto al suo tendone c’è abbastanza spazio per far volare e uscire finalmente dai cassetti i nostri sogni e quelli di tutti coloro che vorranno seguirci”.

CM: Lisa tu sei di origini toscane, ma sei “napoletana d’adozione”. Gli altri membri, invece, sono tutti napoletani. Come vi siete incontrati, e come è nato questo progetto?
L: “Ci incontravamo a Napoli nello stesso studio dove provavamo con formazioni diverse. Una sera, durante una pausa caffé, decidemmo di tentare quest’avventura insieme nonostante i nostri background musicali molto diversi e a volte all’opposto. Sono convinta che qualcosa di magico ci unisca da sempre”.

CM: Il vostro ambizioso progetto unisce diverse sonorità, anche molto diverse tra di loro. In che modo nasce e si evolve un vostro pezzo?
L: “Nella maggior parte dei casi nasce da una linea melodica di voce. Durante la composizione degli arrangiamenti è la musica che ci conduce e non il contrario, noi la lasciamo fluire senza porci limiti di genere, senza tentare di far prevalere uno stile sull’altro. Tutto si amalgama in equilibrio. Certo i pezzi sono a volte molto differenti gli uni dagli altri ma in fin dei conti la Musica è una sola”.

CM: In ‘Cirque des Rêves’ compaiono 6 pezzi, in lingua italiana, inglese ed anche francese. Come mai questa scelta così varia?
L: “La lingua del testo segue la stessa filosofia dell’arrangiamento. Una volta terminata la musica si passa alle parole e se il pezzo ci ispira un testo in francese o in inglese o in chissà quale altra lingua lo assecondiamo. I confini sono un’invenzione umana che ha poco a che fare con l’arte”.

CM: C’è un pezzo dell’EP a cui ti senti particolarmente legata? Perché?
L: “Sicuramente ‘Lully’. È una ninna nanna dedicata ai più piccoli e il testo, nella sua grande semplicità, racchiude il messaggio che credo ogni bambino meriti di ricevere da un genitore ma che troppo spesso si dimentica di lasciare”.

CM: Quali artisti hanno maggiormente influenzato la tua formazione artistica?
L: “Tanti… dai Korn ai Deftones passando per i Tool e gli A Perfect Circle, deviando per Eva Cassidy e Cassandra Wilson senza dimenticare Dresden Dolls e Regina Spektor (solo per citarne alcuni). In Italia sicuramente Petra Magoni e i Musica Nuda”.

CM: Quali sono i vostri progetti per il futuro?
L: “Quest’anno oltre a continuare il tour aggiungendo tantissime nuove date anche all’estero e lavorare a fianco di un bellissimo progetto benefico, ci vedrà impegnati a registrare l’album che uscirà entro fine 2014. Un anno che si preannuncia intenso e pieno di sogni da realizzare nel 2015!”

Un ringraziamento particolare a Lisa dei Cirque De Rêves ed a Tatiana Lo Faro di Parole & Dintorni.

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