Sole Cuore Amore recensione e trama del film con Isabella Ragonese
Sole Cuore Amore recensione, trama, trailer del film diretto da Daniele Vicari con Isabella Ragonese e Francesco Montanari.
Sole Cuore Amore è il film diretto da Daniele Vicari con protagonisti Isabella Ragonese, Eva Grieco, Francesco Montanari, Francesco Acquaroli, Giulia Anchisi. Di seguito ecco la trama, la nostra recensione e il trailer del film.
Sole Cuore Amore trama
Eli ha quattro figli, un marito disoccupato e un lavoro lontano. Si deve infatti svegliare all’alba e affrontare un viaggio di due ore a bordo di pullman, metropolitane e autobus per raggiungere il Bar in zona Tuscolana a Roma dove fa la barista. È brava con i clienti nonostante faccia quel lavoro in nero e sottopagata. Ma per sfamare i 4 figli e mantenere il marito senza lavoro Eli sopporta tutto, anche il cattivo padrone e la maleducata moglie di lui.
Ha una grande amica che è quasi una sorella. Si chiama Vale non è sposata e non ha figli. Vive da sola e fa la danzatrice e la performer e trae sostentamento dal lavoro nelle discoteche. Per lei la danza è anche un modo di esprimere la propria combattività che manifesta in tante occasioni della vita. Ele e Vale sono amiche da sempre; entrambe amano la danza solo che Eli ha dovuto abbandonarla per mantenere la famiglia. Sono legate da un affetto profondo, anche se vivono in mondi diversi (in apparenza). Ma la vita è dura e spesso la solidarietà non basta per sopravvivere. GUARDA IL FILM IN STREAMING
Sole Cuore Amore recensione
Daniele Vicari, autore della regia e della sceneggiatura, affronta in questo suo lavoro cinematografico temi attuali e difficili: la crisi economica che mette in croce uomini e donne; il coraggio di tante donne che mantengono con il loro lavoro la famiglia; l’apatia di mariti senza più identità dopo l’estromissione dal settore produttivo. Va segnalato che il tessuto narrativo manca un po’ di equilibrio fra le due storie perchè la vicenda di Eli, impersonata magnificamente da Isabella Ragonese, è totalmente dominante, mentre quella di Vale appare in secondo piano, quasi fosse un contrappunto della vicenda principale.
Di rilievo la qualità della fotografia curata molto bene da Gherardo Gossi, ottimo il montaggio del bravo Benny Atria e perfetta la colonna sonora, opera del musicista Stefano Di Battista, che con il suo jazz arrichisce la narrazione definendone gli aspetti più sofisticati. Una nota positiva anche per la performance di Francesco Acquaroli che interpreta il proprietario del bar rendendo alla perfezione l’immagine di un uomo infingardo, sgradevole e spregevole e facendo venire alla mente dello spettatore che nella vita reale sono tanti gli uomini che perpetuano l’infamia dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo (o peggio ancora sulla donna).