Personal Shopper: trama e recensione del film con Kristen Stewart
Al cinema il thriller psicologico scritto e diretto da Olivier Assayas con protagonista Kristen Stewart
Il film Personal Shopper con protagonista Kristen Stewart è al cinema dal 13 aprile 2017. Scopri trama, recensione e trailer.
Personal Shopper, film diretto da Olivier Assayas, arriva in programmazione nei cinema italiani da giovedì 13 aprile in concomitanza con le festività di Pasqua 2017. Nel cast troviamo la protagonista Kristen Stewart affiancata da Lars Eidinger, Anders Danielsen Lie, Nora von Waldstätten, Sigrid Bouaziz. Il film, presentato in concorso al Festival di Cannes 2016, ha ottenuto negli Stati Uniti oltre 1 milioni di dollari nel primo weekend. Di seguito la trama, la nostra recensione ed il trailer della pellicola.
Personal Shopper: Trama
Lewis, fratello gemello di Maureen è recentemente scomparso a causa di una grave malformazione cardiaca di tipo congenito. Anche Maureen ne è purtroppo affetta. La donna vive a Parigi anche se è americana, e come lavoro fa la personal shopper di una famosa e ricca star di nome Kyra . Il suo lavoro consiste nello scegliere i vestiti ideali per la esigente star, avendo a disposizione un budget stratosferico. Maureen, che è anche una medium, cerca di usare i suoi poteri per contattare nell’aldilà il gemello e per cercare di trovare così una ragione per la sua perdita. Dopo tanti tentativi, finalmente Maureen sembra entrare in contatto con una presenza spettrale che le manda ambigui messaggi e segnali. Ma la ragazza non è sicura che si tratti davvero del fratello Lewis e …
Personal Shopper: Recensione
La protagonista, la personal shopper di una grande attrice, ha la segreta capacità di parlare con le anime dell’aldilà. Ma questo film non racconta una banale storia di fantasmi: il lavoro di Assayas ha qualcosa in più, un carattere tra lo sperimentale ed il concettuale pieno di riflessioni sulla società. Il regista attraverso il personaggio di Maureen mette in luce il suo disagio nel non poter rinunciare a cercare una spiegazione sull’aldilà e su ciò che gira intorno a questo mondo. Assayas non riesce a far emergere nei suoi lavori il suo bisogno di approfondire un tema che comporta l’uso di complicate interconnesioni testuali e filosofiche. Questo approccio tende a rendere i suoi lavori non facilmente comprensibili nell’immediato per il pubblico e la stessa critica. Ma se lo spettatorer riesce a superare questo primo ostacolo interpretativo, poi la natura profonda del cinema di Assayas, si palesa in una grande opera.